Fondatore di SURYANAM YOGA
Stefano Ubaldini
Che cos’è che mi ha attratto del mondo Yoga e successivamente mi ha portato a diventare un insegnante?
La motivazione principale che mi ha fatto avvicinare allo yoga è stata quella di guadagnare un livello di benessere interiore che mi potesse aiutare a vivere la mia vita in maniera armonica e totale, attraverso un lavoro profondo sul piano fisico, mentale e spirituale e di trovare ‘risposte’ ad una certa irrequietezza esistenziale in un momento di vita in cui alcune prospettive iniziavano a vacillare.
In quel periodo, intorno al 2009, vivevo già a Londra da sei anni; quella intrigante metropoli aveva da un lato contribuito a forgiare la mia personalità in maniera significativa, dall’altro la sua implicita richiesta di sostenere ritmi di vita energeticamente impegnativi, iniziava però a far sentire il proprio peso.
Questo fu l’inizio di un rapporto profondo con lo Yoga, fatto dapprima di curiosità mista all’entusiasmo della novità, ma ben presto di solido impegno e serietà. I risultati non tardarono ad arrivare e lo yoga divenne un punto focale della mia vita, lo strumento di un’evoluzione personale che potesse anche aiutarmi a coltivare con la giusta intenzione i miei talenti anche in altri ambiti oltre lo yoga stesso, e per fornire una chiarezza mentale che di lì a pochissimi anni mi avrebbe portato di nuovo a sconvolgere radicalmente la mia esistenza.
Nel 2013 decisi infatti di lasciare il lavoro di manager di un Vintage Clothes Shop, trasferirmi per sei mesi in India e conseguire il certificato di insegnante Yoga.
La decisione che mi ha portato a questo percorso è stata però abbastanza casuale.
“Travel light, live light, spread the light, be the light.”
Successivamente all’esperienza in India decido di tornare in Italia e, dopo un primo periodo di transizione, avvio uno studio Yoga con l’intenzione di trasmettere ciò che ho potuto apprendere negli anni sia nel mondo dello yoga che in termini di esperienza di vita.
Nasce così SuryanamYoga, una scuola nella quale, oltre alle lezioni settimanali yoga, si organizzano incontri, eventi musicali, Workshops e Yoga retreats.
Alcune mie insegnanti di yoga (Yoga Center Islington e Jimavukti Yoga Kensal Rise, London) mi hanno via via spronato ad intraprendere questo cammino perché probabilmente avevano intravisto delle capacità – oltre che tecniche, anche comunicative, relazionali ed empatiche – che nella loro visione avrebbero fatto di me un buon insegnante, quando quelle stesse capacità, per me, non erano ancora così evidenti e forse nemmeno considerate come possibilità reali. Mai sottovalutare il potere del mettersi in gioco.
Quindi al ritorno dall’India decido, invece di tornare a Londra, di tornare in Italia e, dopo un primo periodo di transizione non facile, di avviare uno studio Yoga con l’intenzione di trasmettere ciò che avevo appreso negli anni, sia nel mondo dello yoga che in termini di esperienza di vita.
Nasce così SuryanamYoga, una scuola nella quale, oltre alle lezioni settimanali, si organizzano incontri yoga, eventi musicali, workshops e yoga retreats.
Così, anche la mia formazione filosofica, che sembrava essere stata una capricciosa perdita di tempo senza una reale utilità nel mondo del lavoro, di colpo si trova a sostenere ad alimentare una visione di pensiero nuova e diventa il supporto ‘intellettuale’, il mezzo indispensabile per convogliare al meglio e con chiarezza gli aspetti filosofici della visione Yoga che sono il necessario complemento della pratica degli asana.
Steve Jobs affermava: “You can’t connect the dots looking forward; you can only connect them looking backwards. So you have to trust that the dots will somehow connect in your future.You have to trust in something – your gut, destiny, life, karma, whatever. This approach has never let me down, and it has made all the difference in my life”.
Quindi, lo ripeto continuamente anche a me stesso, mai sottovalutare il potere del mettersi in gioco e l’importanza del credere in se stessi e che quello che impariamo non possa dare i propri frutti nel futuro.